Magic Mike – The last Dance, l. A. Recensione del movie di Steven Soderbergh

Steven Soderbergh torna dopo undici anni a dirigere – in grande stile – Magic Mike – The last Dance, il capitolo conclusivo della storia dello spogliarellista Mike Lane. Dopo aver stregato intere generazioni di donne, diventando uno degli uomini più desiderati a Hollywood, Channing Tatum ha deciso di a long way vibrare ancora il cuore delle giovani fanciulle, ricalandosi nei panni dell’ormai iconico personaggio.

L’impegno di Tatum according to quest’ultimo rodeo è evidente nella sua smagliante forma fisica, raggiunta a detta dell’attore grazie a pasti che non avevano sapore. E se Channing Tatum ha lavorato sodo consistent with regalare alle sue fan un’altra finale, estasiante, esperienza al cinema, tutto quello che bisogna fare è andarlo a vedere in sala dal 9 febbraio.

Magic Mike – The closing Dance, la trama

Dopo alcuni affari andati male, Mike (Channing Tatum), è costretto a lavorare come barman a Miami. Ad un evento di beneficenza in keeping withò incontra una donna facoltosa e ricca, Maxandra Mendoza (Salma Hayek), los angeles quale dopo avergli chiesto uno dei suoi famosi balli according to soldi, determine di portarlo con sé a Londra according to inserirlo nel mondo di un commercial enterprise molto più proficuo.

Atterrato sul suolo inglese, Mike ancora non conosce i piani della donna, fin quando questa non gli confessa di voler tirare su uno spettacolo di danza dove, a dominare, è lo striptease. Seppur all’inizio sia dubbioso, Mike decide di accettare l. A. Proposta di Maxandra, diventando regista e coreografo del progetto.

L. A. Premessa

Nel corso del loro lungo sodalizio, Soderbergh e Tatum hanno collaborato a pellicole di diverso tipo, dalla commedia (l. A. Truffa dei Logan) all’azione (Knockout – Resa dei conti), fino al mystery (Effetti collaterali). Tatum è dunque un interprete versatile, in grado di spaziare fra i generi, ma soprattutto è un attore molto fisico, dal momento che l. A. Sua prima vocazione è quella della danza, come dimostra il suo esordio sul grande schermo: quello Step Up di Anne Fletcher che ha lanciato Channing fra le stelle di Hollywood.

Tatum ha poi riportato los angeles danza sul grande schermo nel 2012, con il primo Magic Mike, film che si basa sull’esperienza di vita reale dell’attore. Tatum ha infatti dichiarato che all’età di 19 anni lavorò come spogliarellista in un locale di Tampa con lo pseudonimo di Chan Crawford. Magic Mike – The final Dance è quindi il terzo capitolo del percorso di Mike Lane iniziato undici anni fa, l’ultimo atto di una trilogia che dopo il film del 2012 è passata consistent with Magic Mike XXL. L’ispirazione in keeping with questa avventura conclusiva arriva dallo spettacolo londinese Magic Mike stay, di cui Channing Tatum è co-regista.

Fra danza, humor e sessualità

Magic Mike – The last Dance si costruisce con un intento ben specifico: sarà los angeles danza a dominare. Soderbergh ci immerge sin da subito nel tono vivace del film, con quello che dovrebbe essere “l’ultimo ballo di Mike”. Los angeles passione scorre in ogni body, sostenuta da una complicità fra Tatum e Hayek quasi da capogiro. Un movie che vuole rappresentare los angeles libertà d’espressione subordinata al ballo sciolto, sinuoso, disinibito.

A supporto delle immagini una sceneggiatura frizzante, pregna di comicità e humor, volta a divertire e intrattenere il suo pubblico e che mai diventa ridondante. È un film che trascina – e trasporta – lo spettatore dentro vortici di balli e musica, coinvolge con un montaggio dinamico accompagnato da un ritmo incalzante. Alcune danze rendono persino omaggio a Step Up, e sono così in armonia con il contesto da non appesantirlo, nonostante l. A. Loro lunghezza nel terzo atto.

Ma è proprio il ballo come concetto di purezza e aggregazione a costituire la cifra dominante. Mike ha svestito i panni dello spogliarellista oramai da pace, eppure grazie a questa disciplina si riconnette a se stesso e all’essenza vera del ballo: l. A. Libertà di poter essere chi si vuole. Seppur l’erotismo continui a essere un elemento preponderante, è inserito in maniera funzionale in line with un progetto molto più ampio, in cui si vuole portare alla luce l’concept di danza come primo incontro fra uomini. Un rimando esplicito alle tribù antiche, in cui essa technology usata come primo contatto fisico fra individui. Si entra così in universo molto più sfaccettato e soddisfacente, che va al di là della mera sessualità, in cui ad essere coinvolta è la psiche prima del corpo.

Il potere delle donne

Ultimo, ma non ultimo di importanza, è il tema sulla parità dei sessi e sul desiderio femminile, che qui più che mai acquista valore. Entrambi fanno da sfondo a tutta los angeles narrazione, rappresentati in primis da Maxandra che dà un bellissimo esempio di rivalsa. Nonostante il marito non la creda all’altezza, lei realizza uno spettacolo di successo. Un’uguaglianza, quella fra uomo e donna, che Soderbergh ribadisce a più riprese, fino a farla confluire nell’opera teatrale finale. L. A. Protagonista di Isabel Ascendent si ribella al ruolo impostole dalla società, che l. A. Imprigiona nella sola figura di moglie e madre e, con un atto sovversivo, rende reali i propri desideri in un contesto ancora bigotto e misogino.

Magic Mike – The last Dance è un trequel dall’animo vispo, energico e fresco; una pellicola che intreccia amore, sesso, ballo e rivincita senza stonare o sbavare, avviluppando lo spettatore in un’atmosfera travolgente e vitale. Due ore piacevoli, che scorrono proprio come i movimenti di Mike: fluidi come l’acqua.

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